La maggior parte dei matrimoni viene dichiarata nulla perchè uno dei due coniugi non può avere figli o perchè mette in discussione l'eternità del vincolo. Ma c'è anche chi ottiene lo scioglimento del sacramento nuziale per un tradimento, perchè l'unione è stata stipulata per errore o simulata. Nel 2012, il Tribunale ecclesiastico dell'Emilia-Romagna in primo grado ha annullato 114 matrimoni (nel 2011 erano stati 163). Delle 195 richieste di annullamento dei matrimoni arrivate lo scorso anno, 42 provenivano da Bologna, 20 da Rimini, 11 da Ravenna, 9 da Forlì, 6 da Imola, 4 da Cesena, 4 da Faenza, 2 da Ferrara e 3 dalla diocesi di San Marino-Motefeltro. Considerando il numero degli abitanti da Bologna a tutta la Romagna, a chiedere l'annullamento delle nozze è un cittadino ogni 23.828. Delle 58 domande che portavano come motivazione l'impossibilità di avere figli, 37 hanno ottenuto esito favorevole. I giudici ecclesiastici hanno detto si a 44 su 58 casi il cui coniuge aveva messo in dubbio l'indissolubilità del matrimonio e a 48 (su 57) che hanno ritenuto il proprio marito o moglie non pienamente capaci di intendere e di volere al momento delle nozze. Sui 10 casi di tradimento, 6 hanno avuto come conseguenza l'annullamento del matrimonio. Invalidate 3 unioni che erano state accettate per paura da uno dei coniugi e una anche per difetto di forma.
Sonia Tura
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