Prosegue lo sforzo dei circa 2000 vigili del fuoco e volontari, in corsa contro il tempo, per combattere l'ondata di incendi che dallo scorso weekend si è abbattuta sull'isola di Tasmania, nel sudest dell'Australia, prima della nuova canicola prevista da domani. Il caldo record, col forte vento, ha provocato roghi giganteschi, distruggendo un centinaio di abitazioni in Tasmania, ma poche nel continente. Fortunatamente non si ha notizia di vittime. Circa 130 incendi, di cui 17 fuori controllo, bruciano ancora nel solo Nuovo Galles del sud, il più popoloso degli Stati con capitale Sydney. Le fiamme hanno distrutto 370 mila ettari di bosco, di coltivazioni e allevamenti e ucciso molte migliaia di capi di bestiame, fra cui almeno 10 mila pecore. Non tutti gli incendi sono stati domati in Tasmania, mentre nuovi roghi sono scoppiati in Victoria e in Queensland. "Ci sforziamo di contenere il più possibile gli incendi e di stabilizzare la situazione prima del ritorno di condizioni più calde e asciutte", ha detto il comandante dei vigili del fuoco Shane Fitzsimmons, esortando la popolazione nelle aree più vulnerabili a non abbassare la guardia. Il premier del Nuovo Galles del sud Barry O'Farrell si è congratulato con i vigili del fuoco e con gli altri servizi di emergenza per la loro preparazione ed efficienza, e ha annunciato pacchetti di assistenza per i disastri naturali in 37 distretti
Riproduzione riservata ©