Sono i primi due segnali tangibili di un drastico giro di vite sugli autonoleggi. Il Congresso di Stato ha revocato due licenze, alla Show Car Diffusion di Rovereta e alla Rsmotor di Dogana, ex Sea and Sky. Ufficialmente la motivazione parla di gravi violazioni alla legge sul noleggio e di gestione non in linea con la normativa vigente. Ufficiosamente ci sarebbe anche altro sotto. E non è tutto. Anche la MB Class è stata posta in liquidazione d’ufficio per inadempienze amministrative e fiscali. L’amministratore, Bruno Platone, era stato fermato nell’ambito dell’operazione Vulcano di Bologna, che ha scoperchiato il fenomeno del racket in Emilia Romagna e a San Marino. In questo caso il governo non è intervenuto, la società si è autoeliminata. Il settore dell’autonoleggio viene citato spesso nella relazione del magistrato dirigente sulle infiltrazioni malavitose. Ma come ha sottolineato il segretario all’Industria Marco Arzilli, “I segnali erano visibili davanti a noi, andavano solo messi insieme. Ad esempio – ha detto – Persone che noleggiavano Smart a San Marino, e la stessa auto veniva poi ritrovata nel punto più a sud d’Italia, a Reggio Calabria, con colore e targhe cambiate ogni mese. Gente senza disponibilità economica che girava con parco auto da milioni di euro, senza struttura né dipendenti. Tutto questo – ha concluso – doveva farci capire che qualcosa non funzionava”. La prossima settimana in congresso arriverà la nuova legge sugli autonoleggi, e il drastico ridimensionamento è solo all’inizio: sono più di un’ottantina le società operanti, numero decisamente sovradimensionato, soprattutto rapportato alle società che lavorano effettivamente.
Francesca Biliotti
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