Il generale Rosolino Martelli è il nuovo comandante superiore delle Milizie. Per la prima volta l’avvicendamento dei poteri dalle mani del Generale Giorgio Zani all’interno della sala del Consiglio, testimoniata dalla consegna della sciabola, simbolo dell’autorità militare.
Un gesto simbolico, di fronte a uniformati e a una delegazione del governo. La cerimonia è iniziata con il "present’arm" dei corpi militari ai Capitani Reggenti e l’intervento del segretario agli esteri Fiorenzo Stolfi, deputato alle milizie.
Ha ricordato la militanza del generale Zani, testimone diretto della seconda guerra mondiale a artefice del mantenimento della nostra libertà e salvaguardia del popolo. “Una decisione sofferta la mia – dice il comandante uscente – per l’ amore e attaccamento che mi lega alle patrie istituzioni e ai corpi militari, ma necessaria e inderogabile”.
Consegnato, oltre alla sciabola, un motto al suo successore: Servizio, Difesa, Abnegazione. Ricevuto il potere dalle mani del Generale Zani il nuovo Comandante Superiore si dice consapevole della responsabilità che lo attende.
Rosolino Martelli definisce "Storia, tradizione e autentica sammarinesità i corpi militari" e annuncia l’intenzione di proseguire nella riforma della legge sul loro ordinamento e disciplina e nel regolamento per la costituzione di una associazione d’ Arma.
E al "piccolo esercito" – così definiscono i Capitani Reggenti tutti i corpi sammarinesi – va la riconoscenza dei Capi di Stato, che ricordano l’impegno e la storia di dedizione di tutti coloro che hanno vestito una uniforme per difendere gli ideali di libertà e democrazia della Repubblica.
Un gesto simbolico, di fronte a uniformati e a una delegazione del governo. La cerimonia è iniziata con il "present’arm" dei corpi militari ai Capitani Reggenti e l’intervento del segretario agli esteri Fiorenzo Stolfi, deputato alle milizie.
Ha ricordato la militanza del generale Zani, testimone diretto della seconda guerra mondiale a artefice del mantenimento della nostra libertà e salvaguardia del popolo. “Una decisione sofferta la mia – dice il comandante uscente – per l’ amore e attaccamento che mi lega alle patrie istituzioni e ai corpi militari, ma necessaria e inderogabile”.
Consegnato, oltre alla sciabola, un motto al suo successore: Servizio, Difesa, Abnegazione. Ricevuto il potere dalle mani del Generale Zani il nuovo Comandante Superiore si dice consapevole della responsabilità che lo attende.
Rosolino Martelli definisce "Storia, tradizione e autentica sammarinesità i corpi militari" e annuncia l’intenzione di proseguire nella riforma della legge sul loro ordinamento e disciplina e nel regolamento per la costituzione di una associazione d’ Arma.
E al "piccolo esercito" – così definiscono i Capitani Reggenti tutti i corpi sammarinesi – va la riconoscenza dei Capi di Stato, che ricordano l’impegno e la storia di dedizione di tutti coloro che hanno vestito una uniforme per difendere gli ideali di libertà e democrazia della Repubblica.
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