Cinque ore di lavoro, fatica, impegno e sensibilità. Cinque e più ore spese per riparare ai danni di quanti, per pigrizia o ignoranza gettano, ovunque si trovino, tutto ciò che non serve più. C’erano più di cento volontari questa mattina al porto della baia di Vallugola. Donne, uomini, bambini, tutti quanti impegnati a pulire una zona bellissima ma soffocata da quotidiani gesti di inciviltà. Sono stati raccolti sia in terra che in mare oltre 100 sacchi di rifiuti. Sul tratto di spiaggia giacevano, abbandonati, materiali di ogni genere: reti, bottiglie, pezzi di lamiera, oggetti di plastica, tantissimo polistirolo. Addirittura, quasi fosse una discarica, qualcuno si era sbarazzato di un frigorifero e un motorino. A restituire dignità a questo paesaggio offeso le associazioni Delfino Blu di San Marino e la Polisportiva Consolini di San Giovanni in Marignano. Per aiutare si sono aggregati l’Associazione Micologica, l’Apas, la Genga, il Gruppo Speleologico e la Protezione Civile di Rimini sezione subacquea. L’iniziativa è stata patrocinata da tre Segreterie di Stato ; quella al Territorio, all’Informazione e al Turismo. Un contributo è arrivato anche da diversi comuni e dalla provincia di Rimini. 50 i sub impegnati nella pulizia marittima; di questi anche giovani studenti sammarinesi. Dei 130 volontari, ben il 70% proveniva proprio dal Titano. L’obiettivo del progetto- hanno commentato gli organizzatori- è quello di sensibilizzare più gente possibile a sanare ciò che per tutti noi è vitale. Un piccolo grande passo è stato compiuto, il prossimo a fine settembre, nella zona del porto di Rimini.
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