L'Australia, che si oppone alla caccia giapponese alle balene nei mari antartici, ha avviato una missione del servizio dogane, per la prima volta dal 2008, per monitorare il conflitto che scoppia ogni estate australe fra la flotta di protesta del gruppo ambientalista radicale Sea Shepherd e le baleniere giapponesi. Il governo conservatore di Canberra aveva inizialmente destinato alla missione una nave della dogana, ma ha ripiegato sulla sorveglianza aerea per utilizzare la nave nelle operazioni per impedire l'arrivo di imbarcazioni di richiedenti asilo in acque australiane. Una decisione che secondo gli ambientalisti mancherà di proteggere i grandi cetacei dal massacro. La missione di sorveglianza aerea, in programma da gennaio a marzo, è affidata a un Airbus A-319. "L'aereo sarà in grado di monitorare le attività sopra una vasta area con grande flessibilità e velocità, con l'obiettivo di osservare gli incidenti e identificare eventuali infrazioni, assicurando una presenza in modo che non vi sia conflitto fra le parti", ha detto il ministro dell'Ambiente Greg Hunt. "Manderà un chiaro messaggio che il governo australiano si aspetta che tutti rispettino le leggi del mare".
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