Davanti al Giudice hanno perso tutta la loro spavalderia. Hanno ammesso di essere stati loro – tra la fine del 2004 e l’inizio del 2005 - a fracassare vetrate e finestrini per divertimento. Un gioco stupido e molto pericoloso di cui si sono detti pentiti. Erano tutti presenti in aula questa mattina i sei ragazzi della cosiddetta “banda delle biglie”. 2 sammarinesi, 3 riminesi e un cattolichino. All’epoca dei fatti due di loro erano minorenni; oggi solo uno del gruppo ha meno di 18 anni. Con l’audizione degli imputati termina la fase istruttoria del procedimento, iniziato lo scorso aprile. Nelle udienze precedenti il commissario della legge Ceccarini aveva sentito le testimonianze delle parti lese, dei gendarmi e dei poliziotti che avevano partecipato alle indagini; effettuata anche una perizia psicologica sui ragazzi. Tutti devono rispondere di danneggiamento: in pochi mesi avevano rotto un numero considerevole di finestrini di automobili, appartamenti, vetrate, tra cui quella del ristorante Serenella, a Domagnano, di una banca e del negozio Park Avenue. Avevano preso di mira, e centrato, anche un’auto delle forze dell’ordine: infatti tra i 17 soggetti che si sono costituiti parti civile nel processo, figura anche l’Eccellentissima Camera. Due ragazzi del gruppo sono imputati anche di furto. Nel gennaio 2005 penetrarono all’interno della Fiber-Net, e fecero man bassa di computer, televisori e schermi al plasma. Uno dei due giovani, che presero parte all’incursione, lavorava proprio in questa azienda. Il procedimento è stato aggiornato al 16 gennaio per il dibattimento.
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