Le nuove generazioni sono più attirate dai video giochi che dall’appeal di questa piccola bionda che ha fatto sognare almeno tre generazioni di bambine. L’immagine di Barbie è dunque in crisi. Prima nel panorama delle bambole corredate con abiti e accessori, inventata da un tedesco, passata poi all’americana Mattel resiste ancora nella posizione più elevata tra i giochi di costo alto, ma forse piace meno alle bambine di oggi. Le sue vendite hanno registrato un calo anche a Natale, nonostante le previsioni fossero positive. Nel quarto trimestre del 2008 ha subito un calo del 21% che ha affondato i conti della Mattel, il colosso dei giocattoli, che tra ottobre e dicembre ha quasi dimezzato gli utili, subìto una netta frenata del fatturato e un crollo in borsa, perdendo circa il 17%. Un risultato al di sotto delle attese dovuto al calo delle vendite e all’aumento delle spese. Per far fronte al rallentamento dei consumi e quindi degli utili la Mattel ha già annunciato un taglio della forza lavoro a livello mondiale e un aumento dei prezzi dei prodotti.
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