Barhein: giornata di scontri dopo la proclamazione della legge marziale
Stamane in Barehin era stata proclamata la legge marziale. Nel corso della giornata ci sono stati duri scontri alla periferia della capitale Manama, tra i manifestanti e la polizia. Pesante il bilancio. Due morti e duecento feriti. Nel piccolo regno insulare che si affaccia sulle acque del golfo persico, ieri erano arrivate truppe saudite – un migliaio di soldati – e poliziotti emiratini, almeno 500 uomini. Per la popolazione sciita, la maggioranza, è un’occupazione militare. In base ai trattati, sarebbe invece normale attività di sostegno tra le monarchie del golfo. La situazione comunque denuncia le difficoltà del re Al-Khalifa, (la cui dinastia, sunnita, è al potere da secoli) dinanzi al crescere della protesta sciita. Nelle ultime elezioni di fine ottobre, per la prima volta gli sciiti avevano ottenuto quasi la metà dei seggi in parlamento. Erano seguite manifestazioni ed arresti. Sullo sfondo l’ombra di Theran, che sia per interessi economici, legati al petrolio, sia per mire espansionistiche, vedrebbe di buon occhio la destabilizzazione del piccolo regno, vicino agli interessi sauditi ed occidentali. Il presidente Amadinejiad ha parlato di intollerabili interferenze. Cautela dagli Stati Uniti, che auspicano una soluzione pacifica. Il rischio è il ritorno al caos degli anni ’90, allora represso brutalmente.
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