Si stanno facendo passi avanti un po’ ovunque per l’integrazione delle persone disabili, per la rimozione delle barriere architettoniche… ma ancora non basta. Occorre un cambio di mentalità, sono necessarie norme ed interventi che consentano a tutti – nessuno escluso – di partecipare alle attività sociali. A San Marino il problema è più che mai sentito. L’istanza d’arengo proposta dall’associazione disabili ad esordio infantile per un adeguamento delle leggi in materia ai nuovi standard europei, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio Grande e Generale e questo è incoraggiante. “Un progetto normativo organico che riguardi volontariato, anziani e disabili rientra già nei piani della segreteria di stato alla sanità – dichiara il responsabile affari sociali Filiberto Bernardi –, a settembre partirà l’assistenza domiciliare sul territorio alle persone con disabilità da parte dell’ISS”. Già soddisfacente – afferma Bernardi – la situazione nelle scuole, dove l’integrazione dei ragazzi portatori di handicap è buona. Secondo il responsabile affari sociali della segreteria di stato alla sanità occorre invece intervenire sulla normativa riguardante la tutela delle famiglie con figli disabili, in particolare sulla disciplina dei permessi. Per ovviare a tali ritardi è comunque in cantiere una carta dei diritti dei disabili.
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