Barulli, fratellanza sammarinese: "il Morandi era un percorso quotidiano per i sammarinesi"
In prima fila il presidente della Repubblica Mattarella, il premier Conte, i vice Salvini e di Maio accolti da applausi. Nel dar voce al bisogno di giustizia, il cardinal Bagnasco celebra “l'ora della grande vicinanza”; dopo il crollo che ha spezzato in due la città, alle esequie l'Imam parla della “nostra Genova” ed i calciatori di Sampdoria e Genoa arrivano insieme.
Presente il console onorario di San Marino Valentina Maiani "C'è bisogno di giustizia, non si può morire così nel 2018" ha detto al nostro tg dopo la cerimonia.
Un abbraccio ai familiari ed un tributo alla fatica mai esibita dei soccorritori, applauditi a lungo. Il bilancio intanto sale a 43 vittime. Dopo il recupero nella notte dell'auto della famiglia Cecala, papà Cristian, mamma Dawna e la piccola Kristal di 9 anni, è stato trovato anche il corpo di Mirko Vicini, operaio di Amiu che lavorava nel capannone dell'azienda investito dal crollo. Uno dei feriti è morto nel pomeriggio.
"Il ponte Morandi era un simbolo, e per i tanti sammarinesi che vivono a Genova, i più abitano a ponente della città, un percorso quasi quotidiano" , così Marina Barulli, presidente comunità sammarinese Liguria, che abbiamo raggiunto telefonicamente.
Vicinanza a Genova da Rimini: in Municipio bandiera a mezz'asta, sulla spiaggia – dove la Publiphono ha interrotto la consueta programmazione, un "ponte umano" da Viserba a Cesenatico, nel momento in cui erano in corso i funerali
Nel video l'intervista alla console Maiani ed alla presidente della Fratellanza Sammarinese Barulli.
s.b