Bcsm: il Cda sospende Vivoli dopo il rinvio a giudizio
Il giorno prima della nomina del nuovo Presidente, il Consiglio direttivo di Banca Centrale allontana dal servizio Andrea Vivoli. La decisione è stata presa “per motivi cautelari”, si legge nella nota diffusa dall'istituto di via del Voltone. Si tratta di una sospensione in via cautelativa, prevista dal contratto di lavoro, contro la quale Vivoli potrà fare ricorso. La decisione del Consiglio direttivo segue il rinvio a giudizio per la vicenda dei 6 miliardi di dollari che l'ungherese Gyorgiy Zoltan Matrai voleva portare a San Marino attraverso un'operazione finanziaria: prima l'apertura di un conto intestato a Banca Centrale presso la Banca del Giappone e poi il trasferimento in una banca sammarinese. Secondo il capo di imputazione l'ex direttore di Bcsm Mario Giannini e Andrea Vivoli avrebbero omesso di segnalare all'Aif l'operazione ed abusato dell'ufficio di membro del coordinamento di Vigilanza di Banca Centrale. Nella prima udienza del processo, il 4 dicembre scorso, il Commissario della Legge Roberto Battaglino ha ammesso la costituzione parte civile dell'Eccellentissima Camera e di Banca Centrale. Questo passaggio ha reso possibile l'accesso agli atti del procedimento da parte del Consiglio d'amministrazione.
Mario Giannini da mesi non e' piu' direttore di Bcsm, al contrario di Vivoli che tuttora e' dipendente dell'istituto. La prossima udienza del processo è stata fissata per il 21 marzo.
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