Bcsm: Vivoli pensa al ricorso dopo la sospensione e i suoi colleghi avrebbero firmato una lettera di sostegno
Dopo la sospensione per opera del Consiglio Direttivo di Banca Centrale, l'ex funzionario della Vigilanza, Andrea Vivoli, sta meditando il ricorso avverso la decisione arrivata il giorno prima della nomina del nuovo presidente di Bcsm. "E' stato giudicato prima del processo", dice il suo avvocato Gian Nicola Berti "quando lo statuto prevede la tutela legale per i dipendenti nello svolgimento delle loro funzioni". Bcsm, insieme allo Stato, si è costituita invece parte civile nel procedimento che vede coinvolti sia Vivoli che l'ex direttore Mario Giannini. Secondo indiscrezioni ci sarebbe una lettera, firmata da una cinquantina di dipendenti di Banca Centrale, a sostegno dell'operato di Vivoli. Il condizionale è d'obbligo dal momento che il codice etico di Bcsm impedisce la divulgazione di documenti interni. Una vicenda che con tutta probabilità approderà sul tavolo del neo presidente Grais che al momento deve fare a meno proprio del responsabile delle relazioni internazionali, infatti era proprio Andrea Vivoli a tenere i contatti con Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale.
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