Festeggiare o meno Sant'Apollonia, a tre giorni da una mareggiata che l'ha messa in ginocchio? Bellaria ci ha pensato un po' su, e poi si, ha rispettato il programma della festa del Patrono. Ma l'aria di festa non arriva fino a qui, nella parte a nord della cittadina romagnola, dove la burrasca ha fatto crollare un pezzo di strada, dopo essersi mangiata metri e metri di spiaggia comprese le dune di protezione: quel che resta di uno stabilimento balneare si affaccia su uno specchio d'acqua che taglia in due la passeggiata lungo la riva. Il sole che splende fa sembrare lo tsunami di tre giorni fa solo un ricordo: ma la spinta del mare è ancora forte sulla spiaggia. Una carriola entra ed esce continuamente da un bar ristorante invaso di fango, sabbia, acqua e detriti. La famiglia dei proprietari si arrangia come può e ne avrà ancora per molto. Il forte vento, la mareggiata ed il fiume che non ha scaricato: per ritrovare una coincidenza di questo tipo bisogna tornar indietro di trent'anni. L'assessore ci spiega che da subito le priorità sono state le abitazioni invase dall'acqua e dal fango. Le più colpite quelle accanto al fiume Uso , fresco per fortuna dei lavori sull'argine. In una zona a conca, vicino al centro .Sul fronte pubblico restano da ripulire strade e sottopassi. E poi la cartolina di Bellaria, il Porto Canale. Cumuli di fango e sabbia ricordano l'inferno di tre giorni fa. Solo quando sarà ripulito dai detriti inizierà la conta dei danni. L'atmosfera sulla riva, dove una tartaruga spiaggiata aspetta -anche lei- i soccorsi, è come sospesa. Ma alla fine vince la voglia di reagire, lo spirito romagnolo
Nel video l' intervista Giovanni Giovanardi, assessore Ambiente e Demanio comune di Bellaria
Nel video l' intervista Giovanni Giovanardi, assessore Ambiente e Demanio comune di Bellaria
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