Il dato è inequivocabile. Il prezzo della benzina continua inesorabilmente ad aumentare. Quattro compagnie su nove hanno ormai fissato il prezzo della verde a 1,171 euro al litro. Colpa del petrolio, che giovedì ha toccato la quota record di 44,5 dollari al barile, o del fisco italiano che incassa quasi il 70% del ricavato dalla vendita di carburante? Tutto ciò non interessa alla maggior parte degli automobilisti, che hanno un'unica certezza. Fare il pieno costa sempre di più. Mentre le associazioni dei consumatori minacciano uno sciopero, riempire il serbatoio di un auto potrebbe costare fino a 10 euro in più, aumentando la spesa di una famiglia per la benzina di oltre 500 euro all’anno. Dati spaventosi che collocano l’Italia al quarto posto in Europa per il costo del carburante. A San Marino intanto, lo sconto di circa 6 cent al litro per gli automobilisti che fanno rifornimento sul Titano, potrebbe essere vanificato dal continuo aumento del prezzo della benzina, e l’Associazione Sammarinese Difesa dei Consumatori, per voce del presidente Giardinieri, sta dedicando molta attenzione al problema, ed esprime solidarietà con le associazioni dei consumatori italiane, in caso di un eventuale sciopero.
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