Uno bianca: 30 anni fa il sanguinoso assalto alla coop Celle. ricordato Giampiero Picello, prima vittima della banda
“Insieme a Picello – ha detto la Lisi – l'Amministrazione comunale di Rimini vuole ricordare oggi tutte le ventitre vittime della banda della Uno bianca. La famiglia Gengotti è stata testimone diretta di quel tragico giorno. Oltre a Maurizio, nei giorni scorsi, ho avuto il piacere di parlare anche con sua figlia Francesca, ferita gravemente trent'anni fa, che ha trovato la forza, dopo tanti anni, di esternare i suoi ricordi"
“Dopo trent'anni – ha spiegato Maurizio Gengotti - ho deciso di tornare, per la prima volta, nel posto esatto dove trent'anni fa mi trovavo durante l'assalto dei fratelli Savi, e ricordare davanti al monumento a loro dedicato, tutte le vittime di quel tragico periodo. Da oggi posso accantonare e vivere con più distacco. Ho cercato anche di parcheggiare dove avevo messo la macchina allora, e ho voluto rivedere il punto esatto della rampa di accesso alla Coop, dove mi trovavo insieme alla mia famiglia quando hanno aperto il fuoco. Ricordo il fucile estratto da sotto il cappotto da uno dei fratelli Savi e i pallini che rompevano finestrini, vetri e rimbalzavano intorno a me per minuti interminabili; i medici che si trovavano dentro il supermercato e ci hanno soccorso per primi. Poi, la lunga trafila di visite, operazioni e ricoveri fino ad oggi, dove questa data è venuta negli anni a coincidere, per uno strano caso del destino, sia alla nascita di mia nipote, sia alla laurea dell'altra mia figlia”.