Fabio Savi, 52 anni, fine pena mai. Detenuto nel carcere di massima sicurezza di Spoleto, dovrà restituire allo Stato, che risarcì le vittime della banda della Uno bianca, 8 milioni di euro. Gli verranno pignorati 60 euro al mese dello stipendio di 300 euro che percepisce per il lavoro in carcere. Fu arrestato nel 94, insieme agli altri componenti della banda della Uno bianca, che dall’87 al 94 insanguinò Bologna, la Romagna e le Marche con 105 crimini e 24 omicidi. Fabio Savi, era l'unico civile della banda composta da poliziotti, compreso il fratello Roberto. Durante il processo venne stabilito che lo Stato versasse ai parenti delle 24 vittime 19 miliardi di lire, circa 10 milioni di euro. 18 anni dopo si è fatta viva Equitalia, indirizzando una cartella esattoriale direttamente al carcere. Era il minimo che potessero fare - ha commentato la presidente dei familiari delle vittime Rosanna Zecchi. Lui non ha pagato niente. D'altronde la maggior parte dei componenti della banda erano poliziotti, quindi dipendenti dello Stato. Io mi chiedo - aggiunge - perché non glieli hanno prelevati prima questi soldi. Le condanne in Cassazione erano chiare, avevano detto che ci dovevano risarcire.
Sonia Tura
Sonia Tura
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