Bimba contesa tra San Marino e Rimini
La storia vede come protagonisti due ex conviventi, lui sammarinese, lei italiana che dopo la separazione decide di tornare a vivere a Rimini e iscrivere la figlia in un asilo della città. Ma l’uomo, dopo qualche tempo, va a prenderla e la riporta sul Titano, dove ha la residenza. Da quel giorno la piccola non è più rientrata in Italia. I genitori ricorrono in Tribunale. Il pubblico ministero riminese dà ragione alla donna e chiede per il papà una condanna a otto mesi per sottrazione di minore nonostante il tribunale sammarinese avesse già sentenziato che la bimba ha il diritto di vivere dove è residente, ovvero a casa del padre a San Marino.
Salvatore Di Grazia, consulente legale della donna, è soddisfatto: “Il rapporto tra madre e figlia - dice - è stato troncato in maniera brutale Per il bene della bimba è necessario che torni dalla madre” Di tutt’altro tenore la posizione di Guido Salzano, legale del padre, che giudica arbitrario il trasferimento della bimba a Rimini perché la sua residenza è sammarinese.
Stefano Caliciuri