Un'apertura, anche se non dell'ampiezza attesa alla vigilia: il regime birmano ha rilasciato oggi oltre 150 prigionieri politici nell'ambito di un'amnistia per 6.300 detenuti, lasciando però fuori molti tra i dissidenti di alto profilo. Il detenuto più celebre tra quelli tornati in libertà è il comico Zarganar, "reo" di aver criticato il regime per la mancata risposta al catastrofico ciclone Nargis nel 2008. Tra i 155 rilasciati figurano decine di monaci, attivisti della "Lega nazionale per la democrazia" di Aung San Suu Kyi, studenti. Mancano però i leader delle rivolte pro-democrazia del 1988. In carcere, rimarrebbero oltre 1.200 prigionieri di coscienza, ma altre stime parlano di quasi 2mila detenuti. Suu Kyi si è detta "grata" per il rilascio, aggiungendo però di sperare "che altri siano liberati".
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