Bocciata l'ordinanza anti lucciole. Lo staff del sindaco prepara una risposta
Se la prostituzione non è un problema di ordine pubblico, scrive Gnassi “mi chiedo francamente cosa lo sia. Per il primo cittadino di Rimini i provvedimenti dell' autorità giudiziaria vanno rispettati e applicati. “Ma sarei un ipocrita – dichiara Gnassi - se tentassi di nascondere le perplessità e il disorientamento nei confronti degli orientamenti recentemente assunti". La prostituzione, ha proseguito Gnassi "si manifesta con l'occupazione 'militare' di vere e proprie parti della città. I sintomi sono devastanti: atti osceni in luogo pubblico, minacce ai residenti, degrado urbano, arroganza e violenza, inibizione alla fruizione dei luoghi". Gnassi dunque difende l’ordinanza anti-prostituzione che il procuratore capo di Rimini Paolo Giovagnoli ritiene illegittima. L’ultima parola al Gip di Rimini anche se sono rari i casi in cui le richieste della procura vengono contraddette.