Bologna: 200mila persone hanno marciato nel centro con Libera in solidarietà alle vittime della mafia
Un corteo lungo 3 chilometri per i vent’anni dell’associazione antimafia Libera. 200mila persone per la marcia di solidarietà alla vittime di mafia. In testa don Luigi Ciotti circondato dai familiari di chi ha perso la vita. I nomi vengono scanditi dal megafono alla testa del serpentone. Tra questi c’è anche quello di Piersanti Mattarella, fratello del presidente della Repubblica. «Ci hanno rubato la legalità e il senso della parola antimafia» ha detto il leader dell’associazione. Tantissimi ragazzi in strada, arrivati da tutta Italia, soprattutto dal Sud, per chiedere “Verità e giustizia”, come recita lo slogan della giornata. «Oggi con forza dobbiamo dire che le mafie e la corruzione sono due facce della stessa medaglia» ha scandito Don Ciotti. «Non si può andare avanti così, non si possono avere mezze leggi fatte di compromessi e giochi di equilibrio. Le mafie sono tornate veramente molto molto forti, non sono infiltrate ma radicate. Mi fa anche piacere una Chiesa che sa guardare in cielo ma non si dimentica e non si distrae rispetto ai problemi della terra». Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, ha insistito sulla necessità di continuare insieme al governo la lotta alla corruzione migliorando anche alcune leggi come quella sulla gestione dei beni confiscati. Su temi come quello della corruzione, del falso in bilancio e dell'evasione fiscale, "io, ha detto il Presidente del Senato Grasso, ho piantato una bandierina. Cercheremo di andare avanti e cercheremo anche che queste norme non vengano poi annacquate per renderle poi assolutamente non efficaci."
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