Colpo grosso ieri mattina in una gioielleria di Bologna. I ladri sono fuggiti con monili per una valore di oltre 200 mila euro.
La dinamica. Cinque persone sono state sequestrate da due rapinatori che hanno assaltato la gioielleria Pezzini di via Murri, a Bologna. Dapprima è entrato un giovane descritto sui 25 anni con un cappellino in testa che si è finto un normale cliente intenzionato ad acquistare un gioiello. Subito dopo è arrivato il complice con cappellino e occhiali da sole e come l’altro con accento campano. Il primo a quel punto ha estratto la pistola minacciando un 39enne e una donna 48enne, entrambi bolognesi, in quel momento presenti nel negozio. I due dipendenti sono stati legati e rinchiusi nel laboratorio sul retro dove si trovava una donna 70enne. Stessa sorte è toccata al titolare 79enne arrivato poco dopo e a una donna 66enne che abita sopra la gioielleria e che si era affacciata dopo aver sentito rumori sospetti provenire dal negozio. Secondo il racconto delle cinque vittime uno dei due rapinatori parlava al telefono probabilmente con un terzo complice che faceva da palo all’esterno. I due rapinatori sono poi scappati. Sul posto è arrivato la squadra mobile.
La dinamica. Cinque persone sono state sequestrate da due rapinatori che hanno assaltato la gioielleria Pezzini di via Murri, a Bologna. Dapprima è entrato un giovane descritto sui 25 anni con un cappellino in testa che si è finto un normale cliente intenzionato ad acquistare un gioiello. Subito dopo è arrivato il complice con cappellino e occhiali da sole e come l’altro con accento campano. Il primo a quel punto ha estratto la pistola minacciando un 39enne e una donna 48enne, entrambi bolognesi, in quel momento presenti nel negozio. I due dipendenti sono stati legati e rinchiusi nel laboratorio sul retro dove si trovava una donna 70enne. Stessa sorte è toccata al titolare 79enne arrivato poco dopo e a una donna 66enne che abita sopra la gioielleria e che si era affacciata dopo aver sentito rumori sospetti provenire dal negozio. Secondo il racconto delle cinque vittime uno dei due rapinatori parlava al telefono probabilmente con un terzo complice che faceva da palo all’esterno. I due rapinatori sono poi scappati. Sul posto è arrivato la squadra mobile.
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