Una telefonata anonima in Questura annunciava la presenza di un'auto piena di esplosivo sul lungomare di Rimini. Una telefonata che si è rivelata uno scherzo di pessimo gusto e che ha bloccato per oltre 2 ore il traffico, mobilitando la Digos e gli artificieri. Una voce maschile annuncia che in viale Principe Piemonte c’e’ un autobomba e dà una descrizione dettagliata della macchina e del luogo. Immediato l’allarme. Polizia e vigili urbani bloccano tutto il lungomare. Il traffico viene deviato: chi proviene da Riccione è costretto a prendere la statale e chi arriva da Rimini deve per forza percorrere il sottopasso di Miramare. E’ il caos, a cui si aggiunge la solita folla di curiosi. Gli artificieri, a Rimini per il Meeting, ispezionano la Mercedes. L’auto, parcheggiata davanti all’ingresso del Mon Amour si è rivelata essere, oltre che vuota, di proprietà di un riminese che abita nella zona e che naturalmente era ignaro di tutto. Rintracciato il proprietario e le chiavi dell’auto è stato aperto il bagagliaio: all’interno un secchio e attrezzi da lavoro dell’edilizia.
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