Bombardamento '44: i ricordi indelebili di Pinetta Tamagnini. Sull'Ucraina: "I potenti non hanno imparato nulla"
A Montalbo la deposizione di una corona alla presenza dei Capitani Reggenti
Ci sono ricordi che il tempo non potrà mai cancellare, come gli attimi di terrore e smarrimento durante il bombardamento degli alleati su San Marino il 26 giugno 1944. Momenti che rivivono nelle testimonianze di chi c'era. Pinetta Tamagnini all'epoca aveva circa 12 anni e si trovava in centro storico, dove abitava. Lo stupore della gente per quei “palloncini colorati” che cadevano dal cielo - in realtà bombe - si trasformò subito in orrore. 63 le vittime, delle quali 37 sammarinesi. Almeno la metà dei morti erano donne, in fila per la razione di pane al silo Molino Forno. L'evento sconvolse la Repubblica che era neutrale.
Al cimitero di Montalbo la deposizione di una corona alla presenza dei Capitani Reggenti, Alessandro Scarano e Adele Tonnini. Tra i partecipanti anche un testimone diretto di uno dei momenti più bui della storia recente. Fu un errore: si pensava che il Titano fosse utilizzato dai tedeschi. A distanza di quasi 80 anni in Europa si combatte ancora: vedere le immagini del conflitto in Ucraina è un colpo al cuore per chi ha vissuto la guerra. Specie in una terra di accoglienza come San Marino che, oggi come all'epoca, offre ospitalità ai profughi.
Nel servizio la testimonianza di Pinetta Tamagnini
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