Il 2011 verrà ricordato non solo per la primavera araba – la caduta dei vari regimi e la guerra in Libia, ma anche per le catastrofi ambientali. Così si chiude un anno, ma il 2012 non si apre nel migliore dei modi per il Brasile. Almeno otto persone sono morte e oltre 13mila hanno perso le proprie case a causa di allagamenti e frane provocati da forti piogge. I fiumi sono esondati costringendo a sfollare 9.800 persone. A Rio de Janeiro, le autorità hanno dichiarato che tre persone sono morte e 3.800 allontanate dalle proprie case. Altri sono rimasti uccisi in differenti zone, travolti da acqua e fango. Fuori da Rio, gli allagamenti hanno messo in ginocchio le stesse aree già duramente colpite l'anno scorso, quando morirono 800 persone e 20mila furono costrette a lasciare le proprie case.
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