Brexit: ore decisive per Theresa May, apprensione e attesa tra i giovani sammarinesi in Regno Unito
May ha esortato, invece, a respingere la mozione. Le elezioni anticipate sono “la peggiore strada possibile” in un Paese che ha bisogno di “unità”, ha dichiarato. Da più parti si è parlato di una sconfitta clamorosa, visti i 432 no e i 202 sì.
Per la Commissione europea, al momento, l'accordo non è più negoziabile e si chiede chiarezza al Regno Unito. Tra i possibili effetti potrebbero esserci nuove elezioni, una ri-negoziazione, un referendum bis oppure il temuto no-deal, cioè un'uscita senza intesa.
Una situazione di cambiamento e apprensione vissuta in prima persona dai sammarinesi che vivono e lavorano lì. Nel servizio, le testimonianze di giovani lavoratori come Nicholas Perpiglia, 25 anni di Acquaviva, ora manager in una multinazionale e da sei anni in Inghilterra. Lavora a Londra anche Lisa Stranieri, 31enne originaria di Dogana, marketing manager in un'altra grande multinazionale dell'elettronica. Riflessioni arrivano anche dagli ambienti universitari. Francesco Tamagnini, di Montegiardino, ha 37 anni e da otto vive nel Regno Unito. E' professore assistente in farmacologia all'Ateneo di Reading, appena fuori Londra.
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