Bufera in Italia: coinvolta la Loggia Massonica di San Marino

Bufera in Italia: coinvolta la Loggia Massonica di San Marino.
Ruota attorno al ruolo di quella che gli inquirenti chiamano Loggia di San Marino, una loggia massonica coperta della quale avrebbe fatto parte la maggiore parte degli indagati, l'inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro sul gruppo di potere trasversale che avrebbe gestito truffe utilizzando finanziamenti pubblici in Italia. Sono 26 le perquisizioni fatte dai carabinieri in Calabria, a Roma, Padova e Milano.
La loggia di San Marino viene indicata come il collante che avrebbe unito gli indagati creando tra loro un vincolo che era la premessa per l'attuazione del disegno criminoso su cui avrebbe fatto luce l'inchiesta. Il ruolo svolto dalla loggia, costituita in violazione della legge Anselmi sulle associazioni segrete, sarebbe stato quello di una vera e propria lobby che ha influito sulle scelte di amministrazioni pubbliche italiane per l'utilizzo di finanziamenti e l'assegnazione di appalti. Della Loggia di San Marino avrebbero fatto parte anche massoni in sonno che avrebbero mantenuto, grazie alla loro appartenenza al gruppo, il vincolo massonico con altri associati finalizzato sempre alla gestione di affari basati sull'utilizzo di finanziamenti pubblici.
Alla base dell’operazione “Why not” le dichiarazioni fatte da una donna, la cui identità è ancora top-secret. Avrebbe raccontato come agiva il 'comitato d'affari' nonché gli intrecci politici, economici e finanziari che avrebbero permesso di portare a termine business rilevanti, truffe e frodi. Sulla base delle dichiarazioni della donna, il sostituto procuratore Luigi De Magistris ha individuato ''una gestione devastante delle risorse pubbliche per raggiungere lucrosi interessi criminali”. Nell'inchiesta della Procura di Catanzaro ha subito una perquisizione anche il generale Paolo Poletti, della Guardia di Finanza attuale capo di Stato Maggiore delle Fiamme Gialle.
Due le persone indagate collegate ai servizi segreti. Non risulta indagato ma ha subito una perquisizione Giorgo Vittadini, ex presidente della Compagnia delle Opere e attuale presidente della Fondazione per la Sussidiarietà. Spicca, tra gli altri, il nome di Piero Scarpellini, indicato come "consulente del presidente del Consiglio Romano Prodi" dal sostituto procuratore Luigi De Magistris nel decreto di perquisizione.
Scarpellini, che a San Marino fa capo a Pragmata, società che fa assistenza ad aziende ed enti pubblici italiani nei loro rapporti con l’Unione Europea, si dichiara assolutamente estraneo alla vicenda e attende che le indagini vadano avanti per permettere al Giudice di fare chiarezza sulle singole posizioni.
C’è anche una infinità di intercettazioni telefoniche e ambientali nel decreto di perquisizione di De Magistris a proposito dei rapporti trasversali con tutto il mondo politico. Le società interessate, scrive il PM, che sembrano costituire un collaudato sistema di scatole cinesi, hanno quasi sempre come oggetto sociale il settore ambientale, immobiliare, finanziario o dei servizi. Intanto in Repubblica si cerca di capire qualcosa di più. Sul Titano – ha detto il Segretario di Stato all’industria Tito Masi - esiste una loggia di San Marino ma non è una loggia coperta e non credo – ha aggiunto - che svolga attività illecite. Da parte nostra, assicura Masi, ci sarà comune la massima collaborazione con le autorità italiane.

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