"Buona performance" del Tribunale nella relazione del Dirigente Canzio, ma ancora troppe le prescrizioni

In primo grado più di 200 procedimenti penali pendenti

La relazione del Dirigente del Tribunale Giovanni Canzio arriva in ritardo ma sostenuta dalle positive risultanze del recente Rapporto del GRECO. L'andamento della giurisdizione nel periodo novembre 2020 e dicembre 2021 delinea una “buona performance” del Tribunale, apre ad una fase di ripartenza “dopo le precedenti conflittualità e lacerazioni”, soprattutto nel metodo di “di larga condivisione” e “responsabile partecipazione ” con cui si è provveduto da una parte al rafforzamento dell'organico dei Magistrati, anche mediante l'ingresso di giuristi italiani, dall'altra ad una robusta riorganizzazione del lavoro interna.
La relazione richiama in generale a tutto il percorso di riforma dell'ordinamento giudiziario evidenziando una visione per il futuro che passa attraverso l'esigenza di informatizzare il tribunale, l'aumento del personale di cancelleria la cui carenza di personale presenta e lo farò ancor di più in futuro preoccupanti vuoti nei distinti ruoli e la necessità di una nuova sede, di un “più spazioso Palazzo di Giustizia in prossimità del centro storico”. Due parole a parte sulla produttività, che nel settore procedimenti civili evidenzia effettivamente un miglioramento netto, con pendenza finale ridotta, insieme a quella della durata media, inferiore a tre anni.
Nel penale balza all'occhio il numero ancora elevato di procedimenti colpiti da prescrizione processuale, 709 nel 2020 e 352 nel 2021 per quanto la pendenza finale nel periodo di riferimento si riduca effettivamente da 1461 a 698. In primo grado sono più di 200 i procedimenti penali pendenti, situazione che si riflette nel numero delle sentenza emesse passate da 98 nel 2018 a 40 nel 2021. Da qui l'esigenza di assegnazione di un secondo giudice e di un uditore.
Per quanto riguarda l'appello, pur gravato dalla mole del procedimento Mazzini. conferma una sostanziale stabilità del sistema. Ed è proprio richiamando la portata del processo del secolo che il dirigente Canzio esprime gratitudine e ammirazione per l'esperienza e l'imparzialità dimostrate dal Giudice Francesco Caprioli. La distribuzione delle pagelle evidenzia la professionalità e la responsabilità con cui i giudici inquirenti Elisa Beccari e Francesco Santoni stanno affrontando l'imponente materiale pervenuto dalla Commissione Consiliare d'inchiesta “Cis” o pertinente al procedimento titoli e la competenza di Valeria Pierfelici fondamentale, insieme a Laura di Bona, nello smaltire l'arretrato che si era accumulato nella giurisdizione civile a amministrativa d'appello.
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