Evento, che coinvolge il territorio della Valmarecchia, per ricordare i tre ex tracciati ferroviari che collegavano la costa e l’Appennino, Marche e Romagna e persino due Stati, Italia e San Marino. Per l’occasione è stata infatti allestita in Repubblica la mostra “C’era una volta un treno…”. Fotografie e documenti per riportare alla memoria la storia del trenino che univa il Titano e la Riviera.
Riscoprire l’importanza della storia attraverso un mezzo di trasporto, il treno, che collegava il Regno d’Italia alla Capitale di San Marino lungo un percorso dal quale era possibile scorgere meravigliosi scenari. Un insieme di valori da trasmettere in particolare alle nuove generazioni, attraverso una mostra dedicata proprio al trenino che dal 1932, anno dell’inaugurazione della ferrovia elettrica Rimini – San Marino, diventò simbolo di progresso e di apertura verso l’esterno della piccola Repubblica. Senza dimenticare poi le migliaia di sfollati sammarinesi e delle zone limitrofe che proprio sotto le gallerie della linea ferroviaria trovarono rifugio in tempo di guerra.
La mostra si presenta ricca di testimonianze e documenti storici, alcuni dei quali inediti, provenienti da collezioni private. Poi fotografie in bianco e nero che ritraggono ad esempio la posa della prima pietra il 3 dicembre 1928. Cimeli che saranno a disposizione dei visitatori fino al 2 aprile alla Pinacoteca San Francesco di Città.
Anche la Valmarecchia celebra le sue ferrovie dimenticate con l’evento “Il distretto ferroviario dismesso”.
All’interno della vecchia Galleria di San Leo sulla linea Rimini – Novafeltria, un’installazione di oggetti d’epoca ed una suggestiva video proiezione alla luce delle lanterne per comunicare attraverso le immagini, rivolgendo poi l’attenzione alla contemporaneità di temi come la mobilità dolce, il turismo alternativo, il recupero delle infrastrutture territoriali dismesse come ferrovie, strade arginali e percorsi storici, in linea con le nuove tendenze del turismo.
Riscoprire l’importanza della storia attraverso un mezzo di trasporto, il treno, che collegava il Regno d’Italia alla Capitale di San Marino lungo un percorso dal quale era possibile scorgere meravigliosi scenari. Un insieme di valori da trasmettere in particolare alle nuove generazioni, attraverso una mostra dedicata proprio al trenino che dal 1932, anno dell’inaugurazione della ferrovia elettrica Rimini – San Marino, diventò simbolo di progresso e di apertura verso l’esterno della piccola Repubblica. Senza dimenticare poi le migliaia di sfollati sammarinesi e delle zone limitrofe che proprio sotto le gallerie della linea ferroviaria trovarono rifugio in tempo di guerra.
La mostra si presenta ricca di testimonianze e documenti storici, alcuni dei quali inediti, provenienti da collezioni private. Poi fotografie in bianco e nero che ritraggono ad esempio la posa della prima pietra il 3 dicembre 1928. Cimeli che saranno a disposizione dei visitatori fino al 2 aprile alla Pinacoteca San Francesco di Città.
Anche la Valmarecchia celebra le sue ferrovie dimenticate con l’evento “Il distretto ferroviario dismesso”.
All’interno della vecchia Galleria di San Leo sulla linea Rimini – Novafeltria, un’installazione di oggetti d’epoca ed una suggestiva video proiezione alla luce delle lanterne per comunicare attraverso le immagini, rivolgendo poi l’attenzione alla contemporaneità di temi come la mobilità dolce, il turismo alternativo, il recupero delle infrastrutture territoriali dismesse come ferrovie, strade arginali e percorsi storici, in linea con le nuove tendenze del turismo.
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