E’ come se in 11 anni il paesino di Casteldelci fosse rimasto deserto. Questa è l'incidenza degli scontri mortali in provincia di Rimini. 466 persone hanno perso la vita sulle strade dal 2000. Il costo sociale è di 4 miliardi di euro. Gli incidenti, secondo una stima dell'Onu, sono la nona causa di morte ma potrebbero diventare la quinta nel 2030. E' per questo che con il trattato di Lisbona sono stati posti degli obiettivi che Rimini è riuscita a raggiungere: nel 2000 gli incidenti erano 3123 nel 2011 2215.
Le strade più sanguinose sono le comunali, con il 71,6% degli incidenti. I punti pi pericolosi i rettilinei, seguiti dagli incroci. L'83% degli incidenti si verifica nei centri abitati, con il 58,3% dei morti. Cosa fanno gli automobilisti? Non rispettano la precedenza nella maggioranza dei casi, poi manovre azzardate e guida distratta da cellulari. Ci sono anche le stagioni: agosto è il periodo peggiore sulle strade, 3 morti ogni 100 incidenti a gennaio invece i valori sono più bassi. Venerdì è il giorno nero della settimana, domenica è più tranquilla. Mercoledì e sabato i giorni con più morti. Dalle 17 alle 19, l'orario più pericoloso. Nel video l’intervista a Juri Magrini (Assessore attività produttive Rimini)
Valentina Antonioli
Le strade più sanguinose sono le comunali, con il 71,6% degli incidenti. I punti pi pericolosi i rettilinei, seguiti dagli incroci. L'83% degli incidenti si verifica nei centri abitati, con il 58,3% dei morti. Cosa fanno gli automobilisti? Non rispettano la precedenza nella maggioranza dei casi, poi manovre azzardate e guida distratta da cellulari. Ci sono anche le stagioni: agosto è il periodo peggiore sulle strade, 3 morti ogni 100 incidenti a gennaio invece i valori sono più bassi. Venerdì è il giorno nero della settimana, domenica è più tranquilla. Mercoledì e sabato i giorni con più morti. Dalle 17 alle 19, l'orario più pericoloso. Nel video l’intervista a Juri Magrini (Assessore attività produttive Rimini)
Valentina Antonioli
Riproduzione riservata ©