Dalle indagini sul giro di calcioscommesse che hanno portato oggi all'esecuzione di otto fermi è emerso che il clan D'Alessandro-Di Martino aveva aperto un'agenzia di scommesse Intralot anche a Rimini. Secondo gli investigatori il sistema di scommesse clandestine consentiva non solo di ripulire i soldi del clan, ma anche di trasferire il denaro all'estero provocando un dissanguamento continuo delle risorse italiane. Fondamentali sono state le intercettazioni, in una delle quali il sistema è definito da uno degli indagati "un pozzo senza fondo".
Riproduzione riservata ©