Il caldo e l'afa di questi giorni ha prodotto un aumento delle chiamate al 118 ed un intasamento dei pronto soccorso delle principali città italiane. Nella gran parte dei casi si tratta di persone anziane che hanno avuto un malore. Lo sostiene il Codacons, secondo cui "é l'effetto dello scavalcamento della prima linea del Servizio Sanitario Nazionale, quella dei medici di famiglia, che, teoricamente, dovrebbero fare da filtro alle chiamate al 118. Filtro che, evidentemente, non funziona, come l'associazione denuncia da tempo. L'ordinanza anticaldo del ministro della Salute Fazio, infatti, come d'altronde quelle dei suoi predecessori, non coinvolge i medici di famiglia che, in caso di passaggio dal livello 2 al livello 3 (elevato rischio per la salute della popolazione), non hanno obblighi né di visitare né di telefonare ai loro pazienti a rischio. Anzi, molti medici di base in questo periodo sono in vacanza ed i loro sostituti non hanno alcuna istruzione ed indicazione su chi devono monitorare con maggior attenzione, dato che i dottori non hanno l'obbligo di compilare le liste dei pazienti a rischio. Le segreterie dei medici, poi, vengono spesso attaccate alle 10 del mattino. Inevitabile, dunque, che in caso di malore siano direttamente coinvolti gli ospedali ed i pronto soccorso per chiamate che potrebbero essere evitate se il sistema che sta a monte funzionasse".
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