Con il caldo torna "una scomoda presenza": la zanzara tigre

Con il caldo torna "una scomoda presenza": la zanzara tigre.
Un insetto molto fastidioso ma che, è doveroso ricordare, l’OMS non indica tra i vettori di malattie infettive, riconoscibile per il colore nero, con le stesse dimensioni della normale zanzara, ma molto più aggressiva che preferisce l’aria aperta per pungere in modo molto rapido e lasciare sull’ospite ponfi pruriginosi e fastidiosi.
Predilige gli ambienti umidi, come i sottovasi o i contenitori pieni di acqua, dove depone le uova che si schiudono in primavera.
L’ufficio igiene ambientale da anni tiene sotto controllo la situazione ed effettua disinfestazioni e interventi mirati soprattutto nei punti territoriali dove la zanzara tigre è ormai una scomoda vicina di casa.
Ma resta il fatto che l’insetto si sposta senza confini, utilizza i copertoni dei camion e gli abitacoli delle macchine per continuare la sua colonizzazione.
I consigli sono sempre gli stessi. Non tenere ristagni d’acqua, tenere al riparo dalla pioggia, elemento graditissimo alla zanzara tigre, bidoni, e ogni altro tipo di contenitore che potrebbe diventare un nuovo habitat per nuove larve.

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