In calo i passeggeri degli aeroporti emiliano romagnoli
I passeggeri degli aeroporti emiliano romagnoli sono in forte calo, ad eccezione dello scalo bolognese. Lo confermano i dati dei primi sei mesi di voli negli scali regionali. Al Ridolfi di Forlì scendono del 44,8% coloro che scelgono di decollare. In discesa anche il Verdi di Parma, dove la contrazione è del 16,1%. Diverso è il discorso per il “Federico Fellini”. Lo scalo di Rimini e San Marino segna una flessione, per il primo semestre, del 22 per cento, ma i dati disaggregati mostrano invece una consistente impennata. La crisi che ha colpito l’economia russa, con il forte deprezzamento del rublo, ha contratto del 45 per cento gli arrivi dal paese caucasico, un crollo compensato invece da nuovi passeggeri e nuovi voli per altre destinazioni. Ma i numeri del sistema aeroportuale dell’area Emiliano Romagnola, alla quale si può aggiungere anche lo scalo di Ancona, impongono una approfondita riflessione. Una questione spinosa e mai risolta. Certo la crisi ha spinto i vacanzieri a scegliere sempre più vacanze a corto raggio, a scapito dei lunghi viaggi, ma quello che serve è anche una razionalizzazione che impedisca la sovrapposizione di offerta e che persegua un equilibrio generale degli scali e dei loro bilanci. “Un coordinamento sul territorio è più che mai auspicabile – ci spiega il Presidente di Aeradria, Massimo Masini – un intervento essenziale, tanto più se si pensa che il piano regionale è fermo al 2007”. Un progetto che Rimini aveva condiviso, ma arenatosi nelle secche bolognesi. Da segnalare poi c’è l’accordo, quasi concluso, con l’aeroporto di Forlì. Un protocollo d’intesa che consentiva anche forme comuni di gestione per le manutenzioni, gli acquisti, l’utilizzo del personale esterno. Anche qui tutto arenatosi, ad un passo dalla firma. Complice la tensione fra Forlì e Bologna per il trasferimento di Ryan Air al Marconi. Purtroppo – spiega Masini – ognuno è andato per la sua strada e questo ha lasciato i problemi irrisolti. Noi – aggiunge il Presidente dei Aeradria – quello che dovevamo fare l’abbiamo fatto, adesso è ora di riprendere i fili del ragionamento. Noi – conclude – siamo sempre disponibili”
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