Campi elettromagnetici nei limiti di legge in Repubblica
La situazione, dunque, pare sotto controllo. In special modo se si considerano i parametri stabiliti dall’apposita normativa.
Sul Titano, come in Italia, il limite massimo consentito di emissioni elettromagnetiche è di 20 volt-metro a prescindere dalla frequenza in cui si trasmette; ma per le aree e gli edifici nei quali si prevede una esposizione alle emissioni per periodi superiori alle quattro ore, si scende a 6 volt-metro. Una delle legislazioni più rigide in Europa.
In Francia, in Germania e nel regno Unito, ad esempio, il limite massimo è di 41 o 58 volt-metro per le frequenze dei GSM e 61 per quelle UMTS.
In Repubblica sono previste multe da 5.000 a 50.000 euro per i gestori di impianti che superano i parametri. Il Dipartimento di Sanità Pubblica, sino ad oggi, ha effettuato i controlli con macchinari in grado di verificare l’intensità del campo elettromagnetico, sul momento. Ma sono già pronti altri strumenti, capaci di tenere la situazione costantemente monitorata.