Canapa Indiana coltivata in casa. A Fiorentino serata a tema
Coltivare Canapa Indiana è molto più semplice che coltivare pomodori, rose e patate. Comincia così uno dei tanti siti rivolti ai consumatori di marijuana. Se ne trovano a migliaia sul web. Basta digitare le parole giuste e si apre un mondo. I semi possono essere acquistati all’estero o in rete, e per farli crescere basta seguire alla lettera i consigli di chi dice di farlo da anni. Un manuale reperito su internet era stato trovato tempo fa in mano a minorenni che a San Marino si erano dati alla coltivazione fai da te. Questo tipo, chiamiamolo così, di giardinaggio illegale, ha cominciato a diffondersi fin dagli anni 60. La legge italiana differenzia l’uso personale dallo spaccio e prevede per i trasgressori dai due ai sei anni di reclusione. La normativa sul Titano è diversa perché non è previsto il quantitativo minimo. La Gendarmeria negli ultimi anni ha sequestrato diverse piantine di Canapa Indiana, fatte crescere nelle abitazioni e nei sottotetti. Di pochi giorni fa l’ultimo caso. Individuare piccoli coltivatori non è facile, perché non richiede spazi grandi o particolari accorgimenti. Diverse anche le segnalazioni da parte di guardie ecologiche e cittadini riguardo a piantine coltivate all’esterno, e quindi a cui seguono denunce a carico di ignoti. Il sequestro è la prassi. Ma cambia la responsabilità dei trasgressori, di solito minorenni, non solo in base al numero delle piante coltivate, ma anche alla loro maturazione.
Monica Fabbri
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