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Cannabis terapeutica: ecco il decreto per l'autorizzazione, dalla coltivazione al commercio

di Annamaria Sirotti
4 gen 2023
Una pianta di cannabis (@Pxfuel)Una pianta di cannabis (@Pxfuel)
Una pianta di cannabis (@Pxfuel)

Un decreto atteso, a un anno e mezzo dalla legge in materia. Un passo avanti nella strada per rendere operativo un settore da tempo indicato come opportunità di investimento. Per l'Agenzia Sammarinese di Controllo sulla Cannabis, istituita ad hoc in seno all'Authority Sanitaria, mesi di lavoro che hanno portato, tra le altre cose, all'autonomia dall'Italia rispetto alle quote annue di produzione e quindi ad un rapporto diretto con la INCB di Vienna, cui i singoli Stati hanno l'obbligo di comunicare annualmente la previsione del fabbisogno di sostanze stupefacenti, e quindi della rispettiva quota di cannabis, che si intenda produrre per l'anno successivo. 14 articoli disegnano i criteri per l'autorizzazione (sarà la stessa Agenzia di Controllo a rilasciarla) per la coltivazione, la trasformazione, il commercio di canapa, semilavorati, infiorescenze e medicinali derivati. Si va dalle norme sulla coltivazione, con l'obbligo di descrizione della varietà consentita dalle direttive UE; la quantità annua che si vorrà produrre; la tenuta di un manuale di coltivazione conforme alle direttive europee sulle “buone pratiche di coltivazione e di raccolta delle piante medicinali”. Ancora, le caratteristiche degli impianti, con tanto di indicazione dei sistemi di sicurezza autorizzati dalla Gendarmeria. Impianti, che saranno in serra con aero, idro o acquaponica.

Per la trasformazione: si chiede, tra le altre cose. conformità alle direttive UE sulle norme di buona fabbricazione, oltre alla presenza di un accordo di conferimento per la fornitura del materiale vegetale di partenza, nonché l'autorizzazione ad officina farmaceutica rilasciata da una agenzia regolatoria del farmaco dell'Unione. Per il commercio all'ingrosso di farmaci a base di cannabis servirà il parere alla vendita fornito dall'Authority Sanitaria. Monitorato tutto il processo produttivo che dovrà essere tracciabile, fino alla vendita, con l'obbligo di etichettatura e codifica sulle confezioni dei prodotti. Definiti anche i requisiti di onorabilità personale e professionale per il titolare dell'impresa, il Direttore tecnico, ma anche ai dipendenti, con particolare riguardo ad eventuali reati a carico, in materia di sostanze stupefacenti.

Solo un passo avanti, si diceva, ma importante, anche nella direzione di armonizzare la legislazione: è lo stesso Direttore dell'Authority, Claudio Muccioli a ritenere necessaria una revisione della legge, o in subordine nuovi decreti attuativi, rispetto ad un contesto evoluto. In finanziaria, ricordiamo, si dà mandato, sempre per decretazione, alla regolamentazione dell'uso ricreativo della cannabis, mentre è ancora Muccioli a ricordare come la norma sammarinese consideri il cannabidiolo (CBD) come sostanza stupefacente, vietandone utilizzo e vendita in qualsiasi forma, se non dietro prescrizione medica.





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