Caos voli in Europa: Heathrow chiede alle compagnie di non vendere più biglietti per l'estate
Cancellazioni, ore di ritardi, pioggia di richieste di rimborsi dei biglietti, passeggeri inferociti e bagagli persi: è un'estate nera per il trasporto aereo e per tutti quei viaggiatori che, dopo due anni di covid e restrizioni, speravano di andare in vacanza. Dalla Spagna al Portogallo, dalla Gran Bretagna alla Germania, passando in parte anche dall'Italia, la situazione negli scali è incandescente.
Con Heathrow, uno dei principali hub europei di smistamento dei voli, che sfiora il collasso: un vero e proprio 'Airmageddon', è la parola coniata per descrivere la situazione nell'aeroporto londinese. Carenza del personale, low cost che non hanno reintegrato equipaggi e personale di terra dopo i tagli legati alla pandemia: il risultato, secondo prime stime di settore, è che a metà luglio erano già quasi 16 mila i voli cancellati per agosto. Solo Lufthansa ha annunciato nei giorni scorsi la cancellazione di altri 2.000 voli fino a fine agosto negli scali di Francoforte e Monaco. British Airways ha già tagliato decine di migliaia di voli estivi per carenza di personale, lascerà a terra altri sei aerei al giorno a corto raggio.
Nell'occhio del ciclone resta l'aeroporto londinese di Heathrow, che ha chiesto alle compagnie aeree di non vendere più biglietti per l'estate - scatenando la reazione di vettori mondiali come Emirates e Delta - mettendo un tetto massimo di 100 mila passeggeri al giorno contro un traffico che nell'estate pre-pandemia ne aveva visto transitare oltre 22 milioni.
In Italia, intanto, è atteso per domenica uno sciopero delle compagnie low cost Ryanair, Easyjet e Volotea: programmato per l'intera giornata è stato poi ridotto a 4 ore (dalle 14 alle 18) dal Garante. Ma il weekend rischia di essere ad alto rischio per chi ha in programma di volare: in agenda c'è infatti anche lo stop annunciato dall'Enav che vedrà i controllori di volo incrociare le braccia, sempre dalle 14 alle 18.
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