Per gli inquirenti era ormai diventato il rapinatore dagli occhi azzurri, Giuseppe D’Ascillo, 32 anni, napoletano ma residente a Bellaria. Proprio grazie alla particolarità degli occhi, diversi testimoni lo hanno riconosciuto come l’autore di alcune rapine in supermercati romagnoli. Pregiudicato e già condannato a 30 anni, diventati 15 in appello, per l’omicidio di un 17enne nel 2001, D’Ascillo da un anno era però in regime di semi-libertà e stava scontando la pena a Bellaria con l’affidamento in prova. Ma per lui le porte del carcere si erano riaperte a fine gennaio scorso, quando le forze dell’ordine riuscirono ad acciuffarlo, insieme ad un complice, dopo aver compiuto una rapina all’Incoop di Santarcangelo. Fondamentale in quell’occasione fu la testimonianza resa ai Carabinieri da un giovane senegalese il quale aveva visto uno dei due rapinatori e memorizzato la targa dell’auto utilizzata per il colpo. Il giovane africano, lo ricordiamo, ottenne poi il permesso di soggiorno per meriti di giustizia. Da successive indagini è quindi emerso il coinvolgimento di D’Ascillo anche in altri cinque colpi in supermercati tra il Cesenate e il Riminese. Nella sua abitazione, i carabinieri hanno infatti trovato indumenti utilizzati durante le rapine, avvenute solitamente al sabato oppure in periodi in cui l’uomo era in ferie dal lavoro esterno al carcere. Ulteriori elementi che hanno indotto il Gip Rita Chierici a firmare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti.
Silvia Pelliccioni
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