Una giornata per far 'incrociare' scuola e carcere e il progetto "Liberi dentro", un giornale fatto dai detenuti. Queste alcune delle nuove iniziative sociali ai "Casetti", la casa circondariale riminese che continua ad avere due sezioni temporaneamente chiuse per ristrutturazione. Al momento i detenuti a Rimini sono 166, contro gli oltre 200 degli anni scorsi, su 102 posti di capienza: al 55% sono stranieri e al 38% tossicodipendenti, otto dei quali stanno seguendo un percorso di reinserimento alla sezione Andromeda. Come ricordato ieri alla conferenza stampa in Comune (col direttore reggente del carcere Palma Mercurio, la vice sindaco Gloria Lisi, educatori, Caritas e altre associazioni), se una determina regionale prevede che le celle siano aperte anche a lavoro, attività e laboratori almeno otto ore al giorno, ai "Casetti" si è già a quota nove ore con l'obiettivo di arrivare a 12. La giornata di oggi, "A scuola di libertà", è promossa dalla conferenza Volontariato e giustizia per riflettere su comportamenti a rischio e violenza. Tra le altre iniziative è attiva da qualche mese e prosegue quella del giornalino dei detenuti, con pubblicazione a cura della Caritas.
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