Non solo problemi strutturali nel carcere dei Casetti di Rimini, ma anche di comunicazione con il Tribunale di Sorveglianza. Lo spiega Davide Grassi nominato Garante dei diritti delle persone private della libertà personale. Da oggi 10 detenuti hanno scelto lo sciopero della fame come strumento di protesta. Sono reclusi, con altri 20, in una sezione in condizioni fatiscenti mentre la parte nuova aspetta solo il collaudo. L'azienda appaltatrice non lo effettuerebbe a causa del mancato pagamento da parte dello stato. La situazione riminese sarà presentata dall’onorevole grillina Sarti al ministro della Giustizia Andrea Orlando tramite una interrogazione parlamentare insieme all'associazione Papillon di Rimini, in prima linea per la tutela dei diritti dei detenuti. Il Casetti ospita 115 persone (62 italiani e 53 stranieri) di cui 46 definitivi, mentre L'Uepe (Uffici locali per l'esecuzione penale esterna) operante nel territorio della Provincia di Rimini ha abitualmente in carico tra le 250 e le 300 persone, ma in base ai diversi andamenti delle condanne può gestire un numero variabile e maggiore di persone.
Nel video l'intervista a Davide Grassi, Garante riminese dei diritti delle persone private della libertà personale.
VA
Nel video l'intervista a Davide Grassi, Garante riminese dei diritti delle persone private della libertà personale.
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