Carceri Emilia Romagna: un tentato suicidio a settimana
Ogni giorno nelle carceri dell'Emilia-Romagna tre detenuti si lesionano il corpo ingerendo chiodi, pile, lamette, o procurandosi tagli sul corpo ed altri danno vita a colluttazioni. Ogni settimana, invece, un ristretto tenta il suicidio in cella. E' quanto spiega il Sappe, sindacato di polizia penitenziaria, sugli eventi critici accaduti nelle carceri della regione nei primi sei mesi dell'anno. "Non so come si possa parlare di emergenza superata - ha detto Donato Capece, segretario generale del sindacato autonomo polizia penitenziaria - visto che in Emilia-Romagna si sono contati, dal 1 gennaio al 30 giugno 2014, il suicidio di un detenuto, quattro decessi per cause naturali, 478 atti di autolesionismo, 52 tentati suicidi, 209 colluttazioni e 74 ferimenti. Bologna, Piacenza e Modena sono le tre prigioni con il maggior numero di episodi di autolesionismo: 159, 126 e 89. E' a Bologna invece che ci sono stati più tentati suicidi sventati dai poliziotti, 13. 74 le colluttazioni a Modena, 57 a Bologna, 24 a Rimini e 16 Reggio Emilia". Per il sindacato "la situazione nelle carceri resta dunque sempre allarmante, nonostante in un anno il numero dei detenuti sia calato, in Emilia-Romagna, di oltre ottocento unità: dai 3.767 del 31 ottobre 2013 si è infatti passati agli attuali 2.937. Per fortuna delle istituzioni - ha concluso Capece - gli uomini della Polizia penitenziaria svolgono quotidianamente il servizio nelle carceri dell'Emilia-Romagna e dell'intero Paese con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità, pur in un contesto assai complicato per il ripetersi di eventi critici".
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