Già erano stati sostituiti il giorno successivo agli arresti e ora il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio ha deciso di sospendere dai rispettivi incarichi il Presidente, Gilberto Ghiotti, il direttore Generale, Luca Simoni, l’Amministratore Delegato, Mario Fantini e il Consigliere Paola Stanzani. Una scelta dettata dal regolamento di Banca Centrale, che prevede la revoca delle deleghe per una durata di 90 giorni. Trascorso tale termine il CdA della Cassa dovrà decidere il da farsi, alla luce delle possibili novità sul fronte giudiziario. Nei confronti dei vertici in stato di restrizione vengono spese parole di apprezzamento e l’auspicio che presto si possa fare piena luce sull’operato loro e della Cassa di Risparmio. Un atto dovuto, la sospensione, che potrebbe favorire la decisione dei giudici forlivesi sulla richiesta di scarcerazione. Decaduti dall’incarico, infatti, non potrebbero, come nei timori degli inquirenti, inquinare le prove, non avendo più accesso agli uffici societari. I loro legali sono in attesa di un pronunciamento positivo. Intanto il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio ha completato le nomine annunciate dei consulenti esterni, la triade di advisor che in un apposito comitato strategico, di cui faranno parte tre consiglieri, dovrà presiedere le attività della banca e riorganizzare le partecipate. Sono il professor Giuseppe Lusignani, Ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari all’Università di Bologna e il professor Marco Lamandini, ordinario di diritto commerciale presso la Facoltà di Economia sempre dell'Università di Bologna. Si aggiungono all’avvocato Giuseppe Iannacone, che avrà principalmente il compito di gestire i rapporti della società con la Procura.
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