Carisp, il Tribunale di San Marino respinge rogatoria della Procura di Forlì
Tutto era avvenuto sotto silenzio, ma la vicenda ora è di dominio pubblico, riportata dal Sole 24 ore. Alla rogatoria di migliaia di pagine inviata dal pm di Forlì Fabio Di Vizio, mesi fa, accolta in primo grado dal commissario Vannucci e tesa ad acquisire, si presume, documentazione bancaria, si era opposto il procuratore del fisco Roberto Cesarini, ed ora il giudice di terza istanza Lamberto Emiliani ha accolto il ricorso dando ragione al Pf. I bene informati parlano di una vera e propria ira funesta da parte del pm Di Vizio, che già accarezzava l’idea di poter mettere le mani su importante documentazione e che ora s’è visto sbattere la porta in faccia. Il problema del mancato accoglimento nasce dall’ultima legge sulle rogatorie internazionali, del luglio 2009, che parifica la richiesta di acquisizione di documenti al sequestro, e il sequestro per legge dev’essere notificato al diretto interessato. Ma se questo viene a sapere prima che qualche Procura vuol mettere le mani su documenti bancari, il rischio potrebbe essere quello di inquinare le prove. Ecco perché la Procura di Forlì ha ripiegato sulla testimonianza, che è coperta dal segreto: ma secondo Emiliani era un modo di camuffare la vera richiesta. Da qui il ricorso, ed infine il suo accoglimento. E le acque non sono tranquille nemmeno sul fronte Delta, sulla cui trattativa tutto tace: ma il 16 dicembre la Ugl Credito scenderà in piazza a fianco dei lavoratori del Gruppo, per chiedere alla Banca d’Italia, alla Cassa di risparmio e alla Banca centrale di San Marino, di non abbandonare i dipendenti Delta al loro destino.
Francesca Biliotti
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