Magari all’interno del Grand Hotel, con la partecipazione del proprietario, delle associazioni dei commercianti e della società civile. E’ la proposta lanciata da Pierre Orsoni, presidente dell’Associazione Consumatori Telefono Blu.
Quello ipotizzato da Orsoni è un tipo particolare di casa da gioco: i clienti non comprerebbero fiche, ma una carta di credito sulla quale caricare le eventuali vincite, da convertire in buoni acquisto da spendere in negozi convenzionati. Inoltre, una quota degli introiti del Casinò potrebbe andare ad associazioni benefiche o no profit.
Il Presidente di Telefono Blu ha chiesto infine limiti alle giocate e la massima trasparenza nelle gestione e nella selezione del personale.
Quello ipotizzato da Orsoni è un tipo particolare di casa da gioco: i clienti non comprerebbero fiche, ma una carta di credito sulla quale caricare le eventuali vincite, da convertire in buoni acquisto da spendere in negozi convenzionati. Inoltre, una quota degli introiti del Casinò potrebbe andare ad associazioni benefiche o no profit.
Il Presidente di Telefono Blu ha chiesto infine limiti alle giocate e la massima trasparenza nelle gestione e nella selezione del personale.
Riproduzione riservata ©