Caso Orlandi: dopo 34 anni il fratello di Emanuela chiede le carte al Vaticano tramite legale
Il 22 giugno 1983 Emanuela Orlandi, 15 anni, cittadina vaticana, figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia, scomparve nel nulla, dopo essere andata alla scuola di musica, a piazza Sant'Apollinare, nei pressi del Senato. Il primo a parlare di rapimento fu Papa Giovanni Paolo II. Ma nessuno si fece avanti per chiedere un riscatto. Tante piste, tante verità, moltissime illazioni, mai certezze.
Papa Francesco, 10 giorni dopo essere stato eletto, vide la madre e il fratello di Emanuela e disse loro “Emanuela sta in cielo”.
34 anni dopo Pietro chiede ancora di sapere che fine ha fatto la sorella, e organizza sit in, insieme a parenti e amici di altre persone scomparse, ognuno col peso del suo dolore che dura da decenni, come Maria Antonietta Gregori, sorella di Mirella, scomparsa qualche tempo prima di Emanuela, anche lei nel nulla.
La famiglia Orlandi si è affidata allo studio Bernardini De Pace e all'avvocato Laura Sgrò per avere accesso a tutti gli atti prodotti dal Vaticano. Pietro è convinto ci siano ancora carte non rese note.
Francesca Biliotti
Nel video le interviste a Pietro Orlandi fratello di Emanuela Orlandi, e a Maria Antonietta Gregori sorella di Mirella Gregori