Caso presunti pedaggi non pagati, Nivi: “Aperti al confronto”, ma non arretra
Perplessità e dubbi tra sammarinesi e residenti che si sono trovati nella cassetta della posta un totale stimato di 1700 solleciti per presunti pedaggi autostradali non pagati. Per qualcuno il debito da saldare sfiora i 320 euro. La maggior parte sostiene di essere in regola e di non aver mai ricevuto comunicazioni che affermassero il contrario. Così lo Sportello Consumatori ha deciso di scrivere una lettera ad Autostrade per l'Italia e a Nivi Spa, società di recupero crediti che ha inviato le lettere. “Ci chiediamo se non ci siano state delle imprecisioni nelle verifiche – afferma Emanuel Santolini, presidente dello Sportello Consumatori – o scorrettezze nelle operazioni. Inoltre – si chiede – i solleciti che risalgono al 2012-2013, non vanno in prescrizione? E nonostante il lungo tempo trascorso, si aggiungono ulteriori aggravi – conclude – a titolo di 'spese di esazione ed accertamento' che non ci paiono giustificati. In alcuni casi ammontano a quasi il doppio del costo della tratta”.
Nivi, interpellata da Rtv, replica: “Ad oggi non è arrivata nessuna lettera da parte dello Sportello Consumatori, ma una volta ricevuta sicuramente risponderemo”. Nel merito dei dubbi sollevati, precisa che “la prescrizione, nel caso di crediti ordinari di mancato pagamento, è decennale. In ogni caso – rassicura – di fronte a richieste di verifica, rimaniamo a disposizione”. Le spese aggiuntive poi, spiega, “vengono applicate in base alla normativa vigente”. Per chiarire la situazione la Segreteria per gli Affari Esteri starebbe organizzando un incontro. “Siamo aperti a ogni tipo di confronto – risponde Nivi –. Ma spetterà alla nostra direzione valutare un'eventuale richiesta di questo tipo”.
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