Non possono mangiare pane, pasta e tutti gli alimenti che contengono cereali. Sono i celiaci, intolleranti al glutine, e il loro numero è in costante aumento. Oggi si parla di una persona ogni 10 che soffre di questa malattia, ma – secondo le statistiche – si arriva alla diagnosi solo in un caso su 7. A San Marino, secondo la Presidente dell’Associazione Celiaci, Joanne Felici, sono già stati identificati un centinaio di casi. La malattia si manifesta in molti modi. I sintomi tipici sono la diarrea e l’arresto della crescita, quelli atipici sono di tipo extraintestinale come, ad esempio, l’anemia. C’e’ anche una forma silente, particolarmente pericolosa, proprio perché non presenta sintomi eclatanti. E’ una malattia a predisposizione genetica di cui, fino ad oggi, si ignorava la causa. I ricercatori del Gaslini di Genova e dell’Università di Verona, hanno presentato i risultati di uno studio eccezionale perché hanno individuato la causa della celiachia. E’ un virus, il Rotavirus, che nei soggetti predisposti scatena la malattia. E’ l’anomalo comportamento di un anticorpo - che, formatosi per combattere il virus della banale enterite, danneggia poi le cellule del rivestimento intestinale - a scatenare la celiachia nei soggetti geneticamente predisposti. In parole povere è un mal di pancia quello che trasforma una predisposizione in una malattia senza ritorno. Adesso la parola passa di nuovo alla ricerca dal momento che, in un futuro tutt’altro che remoto, potrebbe essere realizzato un vaccino in grado di rendere immuni dalla malattia, prima che insorga.
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