Una proliferazione eccessiva del cavedano, specie più resistente e meno esigente per quanto riguarda le particolari caratteristiche dell’habitat nel corso d’acqua, maggiori difficoltà di adattamento per il barbo ed il vairone, che per la riproduzione devono risalire fino alla sorgente del torrente, scontrandosi spesso con le briglie costruite dall’uomo per rallentare il corso d’acqua ed evitare pericoli di piena. Questi alcuni dei dati emersi dall’operazione di monitoraggio della fauna ittica svoltasi in località Fonte Vivo a Gualdicciolo a cura del Centro Naturalistico Sammarinese su autorizzazione del Congresso di Stato.
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