L’ufficio speciale per il censimento è soddisfatto. Si sta rispettando la tabella di marcia, il ritiro delle schede procede senza intoppi. Ad oggi sono stati raccolti 10.000 questionari su 13.800. “Siamo a buon punto” – fanno sapere dalla programmazione economica – “contiamo di rispettare i tempi e finire entro il 6 gennaio, termine ultimo della raccolta.” I 40 rilevatori sono al loro secondo giro di visite. Sono per la maggior parte giovani, il più piccolo ha 19 anni, tutti diplomati, laureati ed iscritti nelle pubbliche graduatorie di disoccupazione. Per loro sarà un Natale meno amaro anche se trascorso macinando chilometri.. Nei giorni feriali iniziano alle otto di mattina e finiscono alle 21. Sabato, domenica e festivi cominciano a suonare i campanelli alle 9 e vanno avanti per dodici ore. Sanno di dover ripassare almeno tre volte se non trovano le persone in casa. Tutto viene verbalizzato. Ma al di là del dovere ci sono aspetti umani che emozionano, e fanno riflettere sul senso di solitudine che affligge gli anziani. Diversi rilevatori, ritirando i questionari, hanno riferito di aver incontrato persone sole, felici di poter parlare con qualcuno, soprattutto in questi giorni di festa che risvegliano ricordi e fanno crescere la malinconia. I ragazzi si sono dovuti congedare a malincuore, in qualche caso promettendo di tornare. Per gli anziani soli il censimento ha assunto un significato diverso, e quel suono del campanello è stato accolto come un dono di Natale.
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